La storia della Salernitana, quella che Lombardi ha scritto nelle ultime sei stagioni, è legata ad un filo sottilissimo. Con il trascorrere dei giorni e con tanti problemi da risolvere in poco tempo le probabilità di un fallimento aumentano. A questo punto sembra difficile immaginare uno scenario diverso dalla mesta cancellazione dal panorama calcistico nazionale se non dovesse concretizzarsi in pochi giorni un passaggio di proprietà delle quote azionarie del club, ora unica soluzione possibile per porre rimedio ad una crisi finanziaria che ha portato la società granata ad accumulare un'elevata esposizione debitoria. A ribadirlo è il costruttore Pietro Lombardi, papà dell'attuale azionista di riferimento della Salernitana. Dalla sua abitazione di Vallo l'imprenditore, che festeggiò con un pianto liberatorio tra le braccia del figlio la promozione in B del 2008, si sfoga in una conversione telefonica. Una confessione sincera. Poche parole per fare chiarezza alla vigilia dell'appuntamento annunciato per domani pomeriggio tra Antonio Lombardi ed Oreste Cesarano, l'imprenditore nautico che ha manifestato in queste settimane l'intenzione di rilevare la Salernitana. «Per la mia famiglia sono giorni terribili - dice Pietro Lombardi - Ad oggi non esiste alcuno spiraglio. Di certo mio figlio è disposto a chiudere questa partita, cioè a cedere la Salernitana. Speriamo che ci sia finalmente l'incontro e che vada in porto la cessione. Perché? Se non dovesse concretizzarsi questa operazione non saprei rispondere sul cosa accadrà in futuro. Di certo non ci sono i tre milioni di euro che servono per effettuare la ricapitalizzazione. E così si arriverà al disastro causa forza maggiore, cioè per la mancanza di altri capitali da investire. Poi non so se li metterà qualcun altro». Non usa mezze parole Pietro Lombardi. Negli ultimi ……………………………

leggi il resto dell’articolo su ilmattino.it

fonte : ilmattino.it del 03/07/2011 di Roberto Guerriero