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venerdì 22 gennaio 2010

Potenza escluso , Salernitana a –6 . Le richieste della Procura Federale per la presunta combine

di Michele Marchetti 
giuseppe ROMA - Sono state formalizzate dal procuratore fede­rale Stefano Palazzi le richieste a carico di Potenza e Sa­lernitana: nei confronti delle due società era stato pro­posto (e notificato) “ricorso per revocazione” in merito alla sentenza di proscioglimento della Commissione Di­sciplinare Nazionale del 7 agosto 2008. Le richieste del­la Procura sono pesantissime soprattutto per il club lu­cano: per il Potenza è stata infatti chiesta l’esclusione dal campionato. Se tale misura fosse accolta, equivar­rebbe all’assegnazione a un campionato dilettantistico. In altre parole, una ra­diazione e quindi un torneo da decidere dalla Terza Categoria alla serie D. Pa­lazzi chiede poi che la Salernitana ven­ga punita con sei punti di penalizzazio­ne nella corrente stagione sportiva.
Questo zavorrerebbe il club granata a una retrocessione quasi inevitabile, te­nendo conto che al momento la Salerni­tana è il fanalino di coda della serie B.
La posizione dei due club appare dunque molto di­versa. A carico del Potenza c’è anche la responsabilità diretta per l’operato dei due legali rappresentanti: Giu­seppe Postiglione e Pasquale Giuzio (tutt’ora agli arre­sti). Mano più lieve invece nei confronti della Salerni­tana che deve rispondere solo di responsabilità a titolo presunto, perché non è stato individuato il dirigente gra­nata che avrebbe partecipato all’illecito.
Dunque la parola passa ora alla Corte di Giustizia Fe­derale, che dispone però, rispetto alla prima sentenza, anche di nuovi fatti emersi dall’inchiesta condotta dal­la Procura di Potenza su un presunto giro di calcioscom­messe.
Potenza-Salernitana del 20 aprile 2008 torna così al centro dell’attenzione. La partita vinta dai campani gra­zie a una rete di Arturo Di Napoli al 39’ del secondo tempo, entrò nell’occhio del ciclone per la decisione del presidente del Potenza, Postiglione, che ordinò al tecni­co Arleo di tenere fuori De Cesare, Cuomo e Cammaro­ta: tre big e tutti originari di Salerno. Il rumorio di una presunta combine divenne un boato quando emerse che i tre ricevettero, più tardi, dal Potenza somme di dena­ro.
Il processo sportivo celebrato il 5 agosto tuttavia pro­sciolse Potenza e Salernitana dal reato di illecito sportivo, punendo i locali con tre punti di penalizzazione, in base all’art. 1, per non aver schierato la migliore forma­zione possibile. La Procura Federale, in quella circostanza, non propose appello.
Ora però le indagini della Procura del­la Repubblica di Potenza hanno fatto emergere nuove circostanze, in particola­re l’incontro avuto tra Postiglione e il diesse Evangelisti che avrebbe consegnato al patron lu­cano 150mila euro dopo la gara in questione.
Se a tremare sono momentaneamente Potenza e Sa­lernitana, altre squadre tirano un sospiro di sollievo per i possibili vantaggi in classifica. Nel girone B di Prima Divisione in particolare, se venisse accolta la richiesta della Procura, i lucani verrebbero dunque esclusi e an­drebbero nei fatti a occupare il posto della retrocessio­ne diretta.
Il processo Potenza-Salernitana potrebbe riservare amare sorprese anche per altri club qualora emerges­sero nuovi fatti nel corso del dibattimento, tenendo con­to che il materiale in possesso della Procura della Re­pubblica di Potenza coinvolge una dozzina di club.
Se la Corte di Giustizia Federale accogliesse la linea di Palazzi per i lucani si aprirebbero le porte del dilettantismo

fonte corrieredellosport.it del 22/01/2010

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