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martedì 14 luglio 2009

Dopo l’uscita di scena di Pisa, Avellino, Treviso, Venezia e Samb dai campionati pro’, le società pronte a mettere le mani sui “pezzi” pregiati senza contratto

Effetto “crac” la carica dei 150


di Nando Aruffo e Michele Marchetti


Se ne vanno pezzi della storia del calcio italia­no e irrompono sul mer­cato tecnici e calciatori ( soprattutto) che vanno rinvigorire le trattative di mercato.Contratti scaduti lo scorso giugno, prestiti tornati alla casa madre, calciatori che saranno svincolati d’autorità: un plotone di calciatori ir­rompe sul mercato a co­sto zero. Sono centocin­quanta.
E’ questa una delle pri­me conseguenze del fal­limento delle cinque so­cietà che non sono riusci­te a fornire la documen­tazione necessaria al­l’iscrizione e dunque escono di scena dal cal­cio professionistico.
Avellino, Pisa, Sambe­nedettese, Treviso e Ve­nezia riceveranno doma­ni la comunicazione uffi­ciale dell’esclusione da parte del Consiglio Fede­rale, avendo rinunciato perfino a presentare il ri­corso contro la bocciatu­ra della Covisoc. Stessa sorte toccherà anche a Biellese e Ivrea che non avevano neppure presen­tato la domanda di am­missione.
Calciatori di livello (tre società di quelle fallite avevano appena concluso il campionato di B) im- mediatamente disponibi­li. Saldi di inizio stagione, i club più accorti si erano mossi per tempo per as­sicurarsi i pezzi pregiati. Ci sono poi storie nelle storie. Ci sono società che falliscono, perdono giocatori e categoria. Ce ne sono altre che a quel­la categoria aspirano (at­traverso i ripescaggi) e che con quei giocatori contano di risultare pro­tagonisti.
Prendiamo Raffaele Gragnaniello ( 28), por­tiere dell’Avellino, negli ultimi due anni titolare con gli irpini in serie B. E’ lui l’ultimo colpo in or­dine di tempo piazzato dal patron Postiglione per il suo Potenza che ap­pare in pole position per il ripescaggio proprio in Prima Divisione. Ha già lasciato i campani l’at­taccante Alessandro Pel­licori( 28) che oggi rag­giungerà in Slovenia i suoi nuovi compagni del Queens Park Rangers. La punta cosentina era stata tentata dal Cosenza, ma poi ha deciso di andare in Inghilterra.
I calabresi si sono con­solati assicurandosi Emanuele Musca ( 23) del Pisa. I calabresi aspettano lo svincolo di ufficio da parte della Fe­derazione per annuncia­re il difensore che nel­l’ultima stagione ha gio­cato con il Lanciano. So­no tante le stelle a porta­ta di mano. Il Verona non vuole lasciarsi sfuggire l’attaccante Mario Titone( 21), protagonista con l’Under 20 di categoria e con la Sambenedettese. Amaro destino quello del club marchigiano che lo aveva appena riscattato alle buste con il Sassuolo.
MACALLI - Ma c’è anche un caso portato alla ribal­ta dal presidente della Lega Pro, Mario Macalli. In una situazione di crisi che colpisce tutti i setto­ri della vita pubblica, Macalli è ovviamente amareggiato per la can­cellazione di squadre che hanno scritto pagine im­portanti nella storia del calcio italiano però è il primo a riconoscere che non ci sia solo il calcio. A proposito dell’Ivrea, so­cietà di Seconda divisio­ne che ha rinunciato di suo a iscriversi al prossi­mo torneo, Macalli espri­me parole di apprezza­mento: « Devo fare un plauso alla famiglia Zuc­co, proprietaria della squadra che ha fatto una scelta dolorosa ma allo stesso tempo coraggiosa. In un momento di grosse difficoltà economiche per il nostro paese, con il rischio concreto di pro­prie maestranze in cassa integrazione, gli Zucco non se la sono certamen­te proseguita di prosegui­re nel calcio destinando i propri capitali alle fami­glie» .
Ivrea (e Biella) pagano la crisi del settore auto mentre altre società - an­che nelle stesse località dei club non iscritti - so­no pronte a ridare il cal­cio alle città ora cancel­late ripartendo dai Dilet­tanti.

fonte corrieredellosport.it pubblicato il 13/07/09

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